Gestire un immobile ad uso turistico può essere estremamente complicato per chi lavora tutti i giorni e non dispone di abbastanza tempo o competenze per dedicarsi alla cura dei suoi ospiti. Per far fronte a queste esigenze negli ultimi anni ha preso piede una figura molto importante ma dai contorni ancora poco definiti, quella del co-host.
Grazie alla figura del co-host, infatti, un proprietario di un immobile potrebbe totalmente disinteressarsi della gestione limitandosi a ricevere i guadagni delle prenotazioni.
I co-host sono tutti colori che aiutano i proprietari degli annunci a occuparsi della loro casa e degli ospiti.
Il co-host è in genere una persona che il proprietario già conosce oppure un professionista in grado di offrire al proprietario determinate garanzie. Host e co-host concordano i rispettivi compiti, e, di conseguenza, il cohost sarà remunerato in base al suo apporto.
Ciascun proprietario può avere esigenze diverse ed è per questo che il ruolo del co-host non è ben definito: egli può occuparsi della gestione completa della proprietà oppure solo di specifiche mansioni.
Ecco alcune attività con cui i co-host possono dare una mano:
Di sicuro, è fondamentale avvalersi di una persona capace dal momento che ogni recensione andrà comunque a ricadere sul profilo del proprietario/amministratore dell’annuncio e non su quella de co-host.
Nella realtà dei fatti, solo Airbnb ufficializza il ruolo del Co-host dando al titolare dell’annuncio la possibilità di condividere con una persona fidata la gestione del suo annuncio. Infatti,diversamente da tutte le altre OTA (Booking, VRBO, etc.), Airbnb da effettivamente al proprietario dell’annuncio la possibilità di nominare un co-host attraverso questa procedura:
Puoi aggiungere fino a 3 co-host per ogni annuncio che risulti attivo sul sito. Accertatene, prima di provare ad aggiungerli. Avvalendoti di uno o più co-host, accetti i Termini del servizio di co-host.
I co-host non possono:
L’aiuto fornito da un buon co-host può sicuramente aiutare ad aumentare il numero di prenotazioni e il grado di soddisfazione degli ospiti.
Ma qual è il giusto valore da riconoscere ad un collaboratore?
Il compenso richiesto è molto variabile e dipende ovviamente da quali e quante mansioni si delegano al collaboratore. In generale, si va da un minimo del 10% per la gestione delle cosiddette “attività online” ovvero quelle svolgibili da computer (gestione calendari, assistenza clienti, gestione prenotazioni) ad un massimo del 30% per servizi completi “all inclusive” compresi di gestione prezzi, manutenzione e pulizie.
L’unico portale di prenotazione che consente una suddivisione automatica dei pagamenti è Airbnb. In tutti gli altri casi l’host dovrà remunerare direttamente il cohost sulla base di accordi privati.
1. Vai su
"Account" e seleziona la voce "Pagamenti e compensi"
2. Seleziona la voce "Compensi"
3. Clicca su “Aggiungi una preferenza di pagamento” per inserire i dati del conto del cohost
Ci vorrà qualche giorno prima che Airbnb approvi i dati del co-host. Successivamente, sempre nella stessa pagina, sotto la voce “regole per il pagamento” dovrai
- cliccare
“su aggiungi una regola di invio dei pagamenti"
- da qui potrai selezionare l’annuncio ed impostare la percentuale della prenotazione che verrà suddivisa tra host e co-host.
Noi di Genius Property Management ci occupiamo di gestione affitti brevi e offriamo aiuto nella gestione del tuo alloggio. Se non sai a chi rivolgerti, sentiti libero di contattarci per conoscerci. Saremo felici di rispondere ad ogni tua domanda aiutandoti a mettere a reddito il tuo immobile senza rinunciare a tuo tempo libero.